Dicono di me

Valentina

coach per l’anima

Ho incontrato Roberta sul web e sono subito stata attratta dal termine “wild” accostato al titolo di coach. Ero alla ricerca di qualcuno che mi offrisse l’opportunità di fare uno step in avanti sul cammino della mia evoluzione personale e femminile, ma dalle proposte di coaching che avevo considerato nessuna mi aveva convinta.

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Non volevo un coaching incravattato e motivazionale, non un allenamento all’efficienza e alla performance.

Volevo l’input al risveglio della donna selvaggia che ero e che sono.
Quell’input l’ho trovato in Roberta, da subito, dalla prima call. In quel momento ho capito di avere di fronte uno specchio del potere: le nostre sessioni in videochiamata sono state uno strumento di riconoscimento. Sotto la guida attenta, profonda, competente, empatica di Roberta ho riconosciuto la mia vera me.

La donna autonoma, coraggiosa, ribelle e creativa; la madre amorevole, imperfetta e presente; la moglie appassionata, innamorata e complice; lo spirito vasto, sensitivo, connesso, sacro.
Roberta mi ha offerto una visione ampia, talvolta sfacciata, di me a tutto tondo. È stato un cammino fatto di lacrime, risate, visioni, prese di coscienza. Un percorso davvero trasformativo per me, su tutti i livelli. Per questo sono grata alla Wild Coach del mio cuore e consiglio ad ogni donna sul sentiero della ricerca selvaggia di affidarsi al suo supporto.

Simona

Intenso e speciale il percorso con Roberta… un grande desiderio di cambiamento, la ricerca dell’abbandono di quei condizionamenti che mi trascinavo e che mi trascinavano sempre nelle medesime situazioni, la scoperta di un potere personale da ascoltare e valorizzare… l’accettazione, la scelta..
Un prezioso percorso dentro se stessi, alla scoperta di un nuovo sentire e di nuove percezioni, parole che risuonano, riappacificata con me stessa, sorrido…

Simona

  1. Chi sei, che cosa fai

Bella domanda…un tempo, nella mia vita precedente, mi sarei definita attraverso il mio lavoro, ti avrei risposto sono una libera professionista e svolgo il mio lavoro con passione ed entusiasmo, perché l’ho scelto, cercando di coniugarlo al meglio con i ruoli di madre e di moglie.

Ora chi sono? Una donna alla ricerca di una nuova dimensione, una seconda vita che tenga dentro la prima ma sia aperta verso orizzonti e possibilità diverse, in cui il lavoro, un lavoro qualsiasi che sia in grado di svolgere, resti al margine, per lo stretto necessario alla sopravvivenza. Non sento più il bisogno di identificarmi in un lavoro, in un progetto, in un obiettivo, che è stata una costante della mia vita. Vivo il presente lasciandolo fluire, allenato il controllo. Mi consente più leggerezza, nonostante gli inevitabili problemi da affrontare giorno dopo giorno.

  1. Qual era il problema/ i problemi per cui ti sei rivolta a me? e hai scelto di fare il percorso AW?

Sono nella fase di transizione tra la vecchia e la nuova vita che vorrei, tra l’intenzione e la realizzazione, la fase delle scelte coraggiose, quella in cui ci si avvia verso l’ignoto. La separazione dal vecchio mondo e dai vecchi ruoli comporta dubbi, insicurezze, smarrimento, paure, grande fragilità. Nonostante questo sapevo e so, interiormente, in quale direzione andare, ma mi spaventava il percorso per raggiungere la meta, la sofferenza che ne potrebbe conseguire, il giudizio delle persone a me più care.

  1. Perché hai deciso di lavorare con me rispetto ad altri coach?

Seguivo la tua pagina Facebook da un po’, sono andata a cercarmi i tuoi video, il tuo blog. Mi piace quello che dici e come lo dici, avverto risonanza, affinità tra donne creative e ribelli, cosa che non mi succede ascoltando e leggendo altri soggetti di cui è piena la rete, i guru, i maestri di vita, quelli delle frasi motivazionali, delle formule, della tipizzazione schematica delle personalità e dei disagi, degli infiniti scavi archeologici dentro la psiche. Con te invece ho sentito che si trattava di far riemergere e rimettere in circolo energie antiche, innate, che ci appartengono da sempre, ma che abbiamo troppo spesso imbrigliato nella rete delle convenzioni sociali, delle regole, dei doveri, delle responsabilità.

  1. Che cosa ha reso per te così efficace il metodo di wild coaching?

Credo il riconoscimento di un linguaggio comune, che parla di istinto, sensazioni, emozioni, ricordi ancestrali, pur senza accantonare la realtà dei problemi materiali ed esistenziali. Sono stata per gran parte della mia vita una persona molto razionale, attenta, responsabile, autocritica, perseverante, caparbia nel portare avanti i miei progetti di vita. L’analisi rigorosa e la logica sono stati sempre gli strumenti principali attraverso i quali leggere e interpretare il mondo e rimanere centrata affermando il mio valore. Un approccio diciamo prevalentemente “maschile”, assertivo, a tratti “sfidante”. Sentivo le caratteristiche non esteriori ritenute “femminili” come limiti e fragilità da praticare e mostrare il meno possibile. La mia femminilità e morbidezza si esprimevano negli affetti stabili, sicuri, lì potevo concedermele. Poi le cose sono cambiate, di fronte agli sconvolgimenti della vita mi sono resa conto che la razionalità non sarebbe bastata a proteggermi, ci voleva altro. Ci volevano lo spirito di sopravvivenza, l’istinto, la connessione con la natura e con il proprio corpo fisico ed emotivo…e il lasciare andare i progetti che, realizzati o meno, in tutto o in parte, ti intrappolano in percorsi predeterminati che continui a percorrere per inerzia e cocciutaggine negando l’evidenza di intervenute inadeguatezze rispetto ai tuoi reali bisogni in cambiamento.

  1. Quali sono i risultati che hai ottenuto nel percorso con me?

Prima è arrivata la conferma che l’approccio che avevo già intrapreso per mio conto fosse quello giusto per me, ed è stato confortante. Poi tante altre cose. Una maggiore consapevolezza che i ruoli, anche quando sono stati scelti liberamente, come quelli di madre e moglie, possono diventare delle gabbie soffocanti per la tendenza a percepirli come immutabili nella sequenza dei “devo”, delle responsabilità, del dare senza aspettarsi niente in cambio, come se ogni cosa fosse stata scelta per sempre e mai più discutibile. Ho compreso che non c’è colpa nel cambiare strada nelle modalità di vivere quei ruoli se quella strada ti sembra aver mostrato tutto il bello che c’era intorno ma ora è diventata un percorso accidentato e sempre più faticoso in mezzo ad un paesaggio arido. Tramite la tua capacità di ascoltare e di farmi ascoltare, di stimolare riflessioni, sensazioni, emozioni, ho realizzato di aver svolto i ruoli scelti nel tempo che occorreva, per come ho saputo e potuto, e ora non sono più indispensabile, posso darmi il permesso di pensare a me stessa, al mio benessere, senza che questo significhi abbandonare nessuno che mi sia caro. Credo significhi saper essere vicini in un modo diverso, nel rispetto e nella fiducia dell’autonomia di vita di ciascuno.

  1. Com’è cambiata la tua Vita da quando hai cominciato a raggiungere questi risultati?

Sono più serena, meno ansiosa, più fiduciosa nella mia capacità di affrontare il cambiamento e nuove sfide, perché questo è il mio problema principale, non l’autostima. Conosco il mio valore e in genere lo vedo riconosciuto, ma il cambiamento ho sempre fatto fatica ad affrontarlo, il rischio, come tutto ciò che non posso controllare non è la mia dimensione più congeniale. Ora invece l’ignoto mi fa meno paura. Mi piace immaginarmi in compagnia, in una relazione che aggiunga e non tolga, che sia abbondanza e non mancanza, che sia rispettosa delle personalità e degli spazi di ciascuno. Sento però che potrei anche farne a meno se non mi rendesse felice, potrei vivere anche in “singletudine”, sento di avere energie sufficienti e molteplici interessi che sono risorse, il che non significa solitudine…quella no, non la sopporterei e sono certa, conoscendomi, che non avverrà, perché per me le relazioni umane, amicali, affettive, sono indispensabili, vitali.

  1. Consiglieresti il percorso AW con me e perché

Certamente sì. Per me è stato liberatorio per i motivi che ho già detto e anche meno faticoso di quanto mi aspettassi. Non sono mancati i momenti difficili, quelli in cui le emozioni dolorose risalgono fino agli occhi. In quei momenti ti ho sentita come un’amica che ti offre la spalla su cui appoggiarti, per consentirti una pausa prima di riprendere il cammino. Mi hai accompagnata senza giudizio a guardare le cose, i problemi, anche da altri punti di vista che me li hanno fatti apparire meno spaventosi. È stato un graduale allentarsi dei circoli viziosi della mente di fronte ai grovigli emotivi, di quell’incessante ruminare in cui si alternano giudizio e autogiudizio, condanna e giustificazione, mia e altrui. Una delle espressioni che utilizzi spesso mi è rimasta bene in mente: darsi il permesso. Sì, mi do il permesso di non accontentarmi, di essere felice, senza sensi di colpa.

Grazie Roberta.

Intenso e speciale il percorso con Roberta… un grande desiderio di cambiamento, la ricerca dell’abbandono di quei condizionamenti che mi trascinavo e che mi trascinavano sempre nelle medesime situazioni, la scoperta di un potere personale da ascoltare e valorizzare… l’accettazione, la scelta..
Un prezioso percorso dentro se stessi, alla scoperta di un nuovo sentire e di nuove percezioni, parole che risuonano, riappacificata con me stessa, sorrido…
Simona

Ho incontrato Roberta grazie ad una serie di “per caso” che mi hanno condotta fino a lei.

L’ho scoperta leggendo uno dei suoi bellissimi e profondi articoli online (oltre ad essere una Wild Coach, è anche una talentuosa scrittrice). Tant’è che qualche tempo dopo, sempre “per caso” mi sono imbattuta nel suo libro “Potente come un Canto”.

Stavo infatti cercando un testo da regalare ad una mia amica di un’altra autrice di un genere affine, e nel carrello insieme a quest’ultimo alla fine ci misi anche quello che di fatto è stato un inestimabile “regalo” per me. Ricordo che mi colpì molto il titolo.. “Potente come un canto – Libera il tuo potere, scegli te stessa”. Mi risuonò subito, come se quel canto riuscissi a sentirlo davvero, così di pancia, lo presi con me.

Stavo attraversando in quel periodo un momento piuttosto burrascoso delle mia vita che si stava trascinando da anni ed era giunto, nell’estate del 2019 al suo culmine. Il mio mondo “perfetto”, travestito da “perfezione” e noia, di “devo” e da continue “forzature” mi stava letteralmente crollando addosso. Abbandoni, antichi conflitti familiari sempre più aspri, un lavoro che mi stava soffocando piano piano e gli standard sempre più esigenti che mi auto imponevo per mantenere l’immagine distorta e perfetta che la mia quotidianità richiedeva e che non bastava mai, mi avevano prosciugato linfa vitale e denutrito energeticamente. Ero prossima al un punto di non ritorno. Ricordo che al mattino mi trascinavo a forza fuori dal letto, il sonno non mi ristorava; mi recavo ogni giorno al lavoro di malavoglia, spenta, sfinita, sapendo già come sarebbe finita ogni singola giornata. La solita gentaglia alla stazione, l’ambiente tossico al lavoro, le liti e i dissapori in famiglia.. la noia, la scontatezza, il senso di solitudine e la frustrazione di non aver nulla in comune con la mia vita. Mi dicevo che mi sarei dovuta accontentare, che non potevo chiedere di più.. mi dicevo che ero solo stanca, in realtà ero profondamente infelice.

Lessi il libro di Roberta, continuai a leggere i suoi articoli sulla sua pagina social e sul suo blog, dopodichè il 21 giugno 2019, finalmente, mi iscrissi al suo percorso gratuito “potente come un canto”.

Il percorso consisteva in 7 mail, una al giorno per 7 giorni, attraverso le quali venivano proposte riflessioni e spunti di coaching, da svolgere e approfondire secondo i propri ritmi e impegni. Durante questi giorni di conversazione virtuale, Roberta è stata sempre presente. Mi ha accompagnata e osservata di lato nelle mie riflessioni. E’ stata molto importante la sua presenza, perchè durante il percorso c’è stato un continuo confronto e supporto, sicchè non mi sono mai sentita sola o persa.

Già questo primo percorso mi ha aiutata moltissimo a mettere a fuoco a fare luce su aspetti fino a quel momento rimasti depositati sul fondo, schemi, ruoli e convinzioni limitanti che mi portavo appresso da chissà quanto tempo.

Avendo potuto apprezzare la professionalità, la preparazione, l’accoglienza, la reale empatia e totale assenza di giudizio da parte di Roberta, decisi una volta terminato il percorso gratuito di continuare insieme a lei il mio “viaggio” di rinascita con delle sessioni individuali di Coaching Wild.

Riguardo alle sessioni individuali, non c’era un termine prestabilito entro il quale si doveva “per forza” ottenere qualcosa o raggiungere qualcos’altro. Di volta in volta, normalmente ogni 15 giorni, si affrontavano temi o riflessioni che in quel momento erano importanti per me e che impattavano sulla mia vita. Si faceva con quello che c’era.

Un incontro dopo l’altro, nel totale rispetto dei miei tempi, riuscivo a vedere la mia vita da punti di vista differenti, gli schemi e gli spazi angusti in cui mi ero cacciata per compiacere aspettative e vite altrui. Ruoli che non mi appartenevano, ma che avevo interpretato in cambio di apparente accettazione, affetto o considerazione, costringendomi a recitare parti che non solo non mi appartenevano, ma che mi stavano anche soffocando. Ho imparato a prendermi cura di me, senza dover dipendere dall’approvazione che non arrivava mai dagli altri, ad essere il miglior genitore di me stessa. A bastare a me stessa, a volermi bene.

All’inizio del mio percorso non avevo un’idea del tempo che ci avrei e che ci avremmo messo a vedere tutti gli aspetti critici di quel momento e il fatto di non dover rispettare una tabella di marcia prestabilita è stata la cosa che mi è piaciuta di più, anche se inizialmente ho fatto fatica ad abituarmici, poichè ero abituata a pianificare e controllare ogni dettaglio della mia quotidianità.

Il modo di lavorare di Roberta è molto particolare e si differenzia in modo sostanziale dagli altri coach. Il suo coaching è Wild e questa sua peculiarità, anticonformista, la sua autenticità, oltre alle altre cose già citate è ciò che mi ha spinto ad affidarmi a lei piuttosto che a qualcun altro.

Non lavora per la performance fine a se stessa, non c’è spazio per l’apparenza e l’omologazione dentro ad etichette di perfezione e forzature per apparire  accettabile, così come ti vogliono gli altri. Il rapporto di lavoro e di relazione che si crea è fatto di consenso, scelta reciproca e consapevole, rispetto e cura.

Roberta lavora e mette tutta se stessa per riuscire a farti vedere e comprendere la tua autenticità, le tue peculiarità che sono uniche, il tuo valore, la tua vera essenza. Ti aiuta a liberarti da pesanti condizionamenti attuali o del passato, credenze depotenzianti, convinzioni castranti.

Lei è Wild, non segue le mode, è una ribelle, una donna selvaggia ed è la miglior coach che tu possa avere.

Grazie al percorso con Roberta, oggi, finalmente posso dire di essere una donna libera e potente, connessa con la propria parte più profonda e autentica. Selvaggia. Ora so ascoltarmi e scegliermi con amore e cura.

Angela Cagol

Quando ho scoperto dell’esistenza del percorso Ricominciare dal vuoto fertile l’ho scelto subito per la sua brevita. Mi è servito per aumentare l’esplorazione di me, ho scoperto il potere delle visualizzazioni e che mi possono essere di aiuto, grazie alle quali ho potuto radicare un’immagine di sicurezza. Lo suggerirei sicuramente ad altre donne.
Maura

Ho scelto di fare il Percorso online “Ho un appuntamento con me stessa”.
perchè aveva il giusto mix di mail, condivisione nel gruppo Wild e presenza della Wild Coach.
In quel momento avevo bisogno di Di leggerezza, condivisione, “gioco”, stimoli nuovi.
E’ stata una continua scoperta, giorno dopo giorno, l’ho svolto con la leggerezza che prometteva. Non ho avvertito la “fatica” che spesso accompagna la “crescita personale”.
Mi è piaciuta la leggerezza; il fatto che ogni mail avesse un “tema” diverso e che quindi ci fosse sempre del “movimento”, l’accompagnamento della coach.Mi è servito a “giocare” a ruoli diversi dal solito nella vita quotidiana, a viverla con leggerezza , a liberarsi da parole pesanti del passato, a trovare il coraggio di lasciare andare determinati ambienti. Un passo alla volta.
Ero una donna
vecchia e stanca con la gobba che si prendeva oltremodo sul serio; dopo, una giovinotta con la voglia di riscoprire il mondo con occhi nuovi.
Ho scoperto che che si può vivere la quotidianità con leggerezza e che si possono scegliere i propri ruoli. E che dentro ognuno di noi c’è un luogo di potere al quale si può ricorrere sempre.
Angela

Ho scelto di fare il Percorso online sulla Donna Selvaggia, sembrava un richiamo a una parte di me stessa ormai dimenticata.
Il bisogno primario era il cambiamento dentro me, anche se non sapevo bene come. Mi è piaciuto per i tempi flessibili, senza tappe prestabilite. Alcune volte ho trovato difficoltà erano far aderire le parole del percorso al mio vissuto.
Mi è servito per scendere in profondità dentro me e ritrovare la mia donna selvaggia.
All’inizio ero timorosa, debole, con tanti sensi di colpa – adesso so che colpe non ne ho, mi sento una donna selvaggia VERA!
Ed ho scoperto quanto è antica la sorellanza con altre donne.
Roberta

Roberta è una Donna consapevole, dallo sguardo pieno e presente, accogliente e lucido. Il Wild coaching è una percorso dove l’energia femminile e quella maschile si incontrano, si sorreggono e dialogano armonicamente. Si rispettano tempi e spazi della propria scoperta, senza discostarsi e allontanarsi dal raggiungimento di un obbiettivo. Roberta è stata in grado di aprire un nuovo sguardo sulla mia interiorità, per riconoscerne paure, credenze limitanti, ma anche forze e consapevolezze. Ho riconosciute le storie ripetitive che ho creato per nascondermi e impedirmi di incontrarmi veramente al di là delle aspettative personali e sociali. Ora che quelle storie le ho riconosciute e destrutturate, sono pronta per scriverne di nuove.
Laura

Il video di Arianna, in cui racconta della sue esperienza con i due percorsi di coaching online: Potente come un canto e Ho un appuntamento con me stessa.

Ho scelto Roberta come coach perché mi risuonava. Il lavoro che ha fatto è stato quello di incoraggiarmi a darmi il permesso di guardare altre modalità, di sperimentare senza giudizio. Consiglio Roberta perché è facile entrare in relazione con lei: è solare e sa rispettare le modalità e i tempi delle persone. Non impone i suoi metodi, anzi si sa adattare alle modalità del cliente e allo stesso tempo lo sa condurre nell’esplorazione di prospettive nuove...
Lucia
Con Roberta ho intrapreso un percorso di conoscenza interiore, ho guardato in faccia il mio malessere e ho potuto dargli un nome. Ha saputo accompagnarmi passo dopo passo mettendomi sempre a mio agio, dandomi spazio di riflessione e un sentiero da seguire che mi ha permesso di rileggere le pagine della mia vita sia quelle dolorose che quelle serene facendo un quadro di quello che sono stata, che sono e che vorrei essere, dandomi valore. Ogni incontro è stato determinante per mettere insieme il mio puzzle e mi ha insegnato a essere padrona delle mie scelte. Grazie alla sua guida ho dato luce e vita a ciò che conta veramente per me stessa e sono stata in grado di illuminare anche le mie parti oscure. Roberta entra in empatia con te e ti sorregge senza mai intralciare il tuo percorso; ha gestito le mie emozioni in maniera gentile o "severa" a seconda delle necessità".
Valeria
Ho conosciuto Roberta al suo corso sulla Donna Selvaggia e pochi mesi dopo ho deciso di iniziare un percorso di coaching con lei, per capire chi sono e cosa voglio. Il nostro percorso è iniziato con il dare dei nomi e forme a ciò che mi bloccava ami teneva lontana da ciò che sono e alle parti di me che mano a mano venivano fuori. E' stato un percorso lungo in cui, con la guida di Roberta, che, rispettando i miei tempi, ha saputo sollecitarmi nei punti giusti, ho lasciato piano piano andare ciò che non mi serviva più e i sensi di colpa, permettendomi di non essere sempre perfetta e di mettermi al centro della mia vita. 
Stefania
Finisce oggi il mio mini percorso. Analizzandolo nel suo insieme posso dire che bene o male sono tutte cose che penso da anni ma è incredibile come mettere tutti questi pensieri in fila e nero su bianco riesca a far cambiare la percezione che si ha di essi e permetta di accettarli più serenamente, positivi o negativi che siano. So che la mia strada verso la libertà è ancora lunga e impervia, ma non ho paura né fretta, sono orgogliosa di me stessa perché per la prima volta grazie a questo percorso ho iniziato a percorrerla, smettendo di guardarla da lontano senza vederne l'ingresso! Il potere che volevo trovare all'inizio del corso, ho iniziato a sentirlo, adesso è come se dal buio che avvolgeva la mia anima fosse nata una luce. Di questo percorso voglio tenermi strette la voglia di cambiare sprigionata dalle mie parole quando parlavo di cosa rappresentasse per me il potere. Nei prossimi giorni continuerò a lavorare su tutto questo e poi deciderò il passo successivo.  Ovviamente un super grazie va a Roberta, capitata nel momento giusto, che con il suo aiuto e il suo supporto è riuscita a donarmi quella spinta motivazionale che da tempo mi mancava! é possibile infatti che uno dei prossimi step sarà proprio iniziare un altro corso con lei! Sara 
Sara
Roberta mi ha conquistata con la sua energia sia maschile sia femminile. Era quello di cui avevo bisogno come guida. Il percorso con lei è stato entusiasmante: scoprire quali copioni di vita stavo vivendo e potermene liberare ha risvegliato in me un'energia che non credevo di avere. Porterò sempre nel cuore questa esperienza perché mi ha cambiato la vita. Ora sono felice.
Giovanna

Seguo gli articoli di Roberta da tempo, mi piace di lei questo suo impegno a portare noi donne a consapevolezze nuove , a rivendicare un potere che ci appartiene da sempre e che molte di noi non hanno ancora conosciuto. Uno dei suoi scritti estivi parlava dell’importanza di riaprire il nostro cuore. Personalmente sono sensibile a questo argomento. Il mio cuore che amo profondamente si è spezzato dal dolore. Un dolore grande, la morte di mio marito. Un dolore che ho sempre temuto, non riuscivo mai a parlare della morte, evitavo l’argomento. Un grande amore il nostro, noi due, uno per l’altro, per me unico amore della mia vita. In quell’istante, quando la sua vita terminava sulla terra per continuare altrove io ho sentito realmente lo strappo. Lo ricordo ancora perfettamente. Dopo la lettura ho deciso di scrivere a Roberta, ho confidato il mio grande desiderio di guarire e riaprire questo mio cuore ferito. Con sorpresa e gratitudine ricevo da lei risposta e supporto per un eventuale percorso insieme. Accetto con entusiasmo e desiderio di farmi accompagnare verso nuove consapevolezze e possibilità. Ero molto stanca emotivamente, avevo imparato negli anni a vivermi e vivere da sola, ma la sua assenza mi pesava, mi mancava tanto il suo amore, il suo modo di stare con me e per me, mi colpevolizzavo per non essere capace di vivermi la mia vita in serenità anche senza di lui. Piangevo la sua assenza e la mia fragilità prolungata. Roberta ha ascoltato attentamente ciò che raccontavo e come, mi faceva notare anche ciò che il mio corpo esprimeva durante i nostri incontri, volevo che lei riuscisse a farmi vedere , della mia situazione ciò che io da sola non riuscivo a cogliere , e così è stato. Ogni incontro con Roberta io l’aspettavo come si aspetta una buona e vera amica per condividere la propria vita. Questi incontri venivano fissati ogni due settimane su ZOOM . Mi sono sentita ascoltata, accompagnata, consigliata, spronata. Ogni suo consiglio l’ho fatto mio, ho cercato di mettere in azione ciò che lei mi diceva, mi sono resa conto che molte cose le conoscevo a livello mentale mancava l’azione consapevole. Ho iniziato a nutrirmi di nuovi punti di vista, ho cambiato la direzione del mio sguardo, assieme a lei ho imparato ad accettare di essere stata un po’ severa con me stessa, riconoscere quindi che non una parte di me era morta con mio marito, ma che una parte di lui ancora può vivere con me. Questo mi ha dato e mi da grande pace e serenità, ora lo so anch’io che può essere così, sono felice che sia così, non si può e non voglio fermare l’amore che continuo a sentire e provare, non ci sono confini. Ci sono stati altri inciampi durante il periodo dei nostri incontri, altre sfide, altre dolorose scelte. Sono stati per me giorni davvero dolorosi. Mi sono trovata a prendere delle decisioni per me stessa davvero importanti .Assieme a Roberta ho imparato a riconoscere il richiamo del “ potere” personale. Ho sentito la mia forza, il mio coraggio emergere , ho deciso che non avrei più sofferto. Ho scoperto che ero l’avversaria di me stessa. Ora sto veramente bene , mi sento in pace, sono serena, il sostegno che ho ricevuto da Roberta è stato importante per me, mi ha alleggerita da tanti giudizi che io stessa mi attribuivo. Sento di aver iniziato ad amarmi per come sono ma anche per come potrei ancora diventare. Ho dei desideri che non voglio lasciare “nel cassetto”, mi sto impegnando a fare tutto quello che serve per realizzarli, ma sono nella sana fiducia che tutto ciò che è nel mio progetto di vita arriverà a me nei tempi e nei modi che la vita sceglierà. Amo stare in mia compagnia, non mi annoio, ho messo molti anni ad imparare a vivere da sola, oggi posso dire di stare bene anche da sola. Ringrazio la vita per donarmi tante opportunità di crescita e consapevolezza, ringrazio il mio sentire profondo per avermi portata a Roberta, la ringrazio di cuore per avermi accompagnata per un breve tratto nel cammino della mia vita.
Con immensa gratitudine
Roberta Bragagnolo

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